Questa volta vorrei partire da una riflessione più ampia rispetto all’attuale periodo “digitale”; quella che vede esaurita la curva di crescita tecnologica verticale e un assestamento delle prestazioni degli ultimi anni piuttosto regolare. Mi spiego meglio, molte delle macchine rilasciate negli ultimi 5/6 anni hanno si e no un paio di gradini nella generazione dei sensori e di ciò che gli sta intorno, gradini che possono anche riferirsi a un semplice stop di guadagno in tenuta Iso e qualche rapidità in più nell’operatività (ma nemmeno sempre).
La legge di mercato vuole rendere obsoleta la tecnologia il più velocemente possibile, in modo da indurre a comprare sempre l’ultima versione e far sembrare superata la precedente, e in fotografia siamo davvero in un momento critico, il mercato è evidentemente dopato.
Dopo questo pippone posso raccontare questa esperienza di “decrescita felice transitoria” che ho fatto; ho preso alla metà del costo di una mediocre compattina una Lumix Gx1, modello di punta di poco tempo fa nel suo range, sensore Panasonic da 16mp meno cattivo del suo omologo Olympus, magari con una tenuta leggermente inferiore agli alti iso, ma non tanto passando dal raw, in compenso con una resa più neutra e naturale.