Possedendoli entrambi mi viene naturale pormi delle domande. Sono lenti costruite con determinati standard, piuttosto elevati su entrambi i fronti. Il Fujinon XF 18-55 R LM OIS ha un [i]feel[/i] metallico, massiccio, ghiera diaframmi senza indicazione e a corsa infinita (quindi controllo digitale), zoom manuale e ghiera del fuoco; paraluce di serie, interruttore per azionare i diaframmi o passare in A, e stabilizzatore ottico (OIS) a bordo. Il Lumix (che ha un costo quasi doppio a quello del Fujinon), mantiene costante l'apertura su tutta la corsa ed ha una focale più wide, parliamo di 24mm equivalenti vs 27mm, mentre è più corto sul lato tele in quanto si spinge fino ai 70mm equivalenti vs gli 82mm, mantenendo ovviamente costante l'apertura f/2,8 su tutto il range focale. Costruzione e [i]feel[/i] ottimi, non ha ghiera diaframmi, ha lo switch per attivare/disattivare l'OIS, paraluce e sacchetta, ed è tropicalizzato. Entrambi sono Made in Japan. Compattezza e peso sono simili. Questo perché il Fujinon, pur dovendo coprire un sensore APS, non mantiene l'apertura costante a f/2,8.
Inizio con un veloce test parallelo, a cavalletto e impostando manualmente le macchine (con lo scatto ritardato di 2 sec). Ho intenzionalmente montato il Lumix sul sensore Sony della
Olympus Pen E-PL5 per evitare che un corpo Lumix, dialogando con un'ottica Lumix, intervenisse sulla CA. È solo un primo approccio parziale che approfondirò sul campo, e per ora mi muovo sui jpg diretti con i settaggi che ho messo per il mio utilizzo quotidiano dei sistemi.
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Fujinon XF 18-55f2,8-4 R vs Lumix G Vario 12-35/f2,8 aperta su
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